Arrivano buone notizie dall’approvazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile della Città di Modena avvenuta in Consiglio comunale la scorsa settimana.
Sul fronte dell’acquisto di nuovi veicoli da parte della Pubblica Amministrazione locale, è stata accolta la richiesta fatta da Legambiente di eliminare la possibilità d’acquisto di mezzi alimentati a combustibili fossili sia per il parco veicoli del Comune, sia per i mezzi del trasporto pubblico locale: in particolare, per il trasporto pubblico locale l’impegno è quello di bloccare gli acquisti di mezzi “fossili” a partire dal 2022; per la flotta di veicoli comunali si esclude invece l’acquisto a partire dell’approvazione del PUMS stesso, rimandando a una valutazione degli impatti per l’individuazione dei veicoli alimentati a rinnovabili più adatti ai diversi usi.
Recepito ed inserito esplicitamente nel PUMS anche il principio di separazione dei percorsi pedonali e ciclabili, come richiesto a più voci dalle organizzazioni impegnate nella promozione della mobilità sostenibile.
Sono state invece demandate ad uno studio di fattibilità specifico le osservazioni relative allo sviluppo della linea ferroviaria Modena-Sassuolo e alla sua interazione con la rete viaria e ciclabile. In particolare, le osservazioni di Legambiente riguardavano il possibile cambio di tecnologia rispetto all’attuale treno, gli eventuali sviluppi della linea verso Maranello e Carpi, la risoluzione dei problemi alle intersezioni fra ferrovia e rete viaria di quartiere.
Tempi più lunghi purtroppo per gli interventi extraurbani, in particolare per la ciclabile Modena-Nonantola (il cui sviluppo è stato legato agli interventi sulla via Nonantolana) e per il collegamento con Tre Olmi, Villanova e Campogalliano (interventi inseriti nello scenario di lungo termine a causa della complessità legata alla presenza di vincoli paesaggistici e legati alla sicurezza idraulica).
“L’approvazione del PUMS è un passaggio importante per lo sviluppo di politiche pubbliche e private che incidano positivamente sul contesto urbano”, commenta Legambiente. “Come già rilevato nella fase preliminare di redazione del Piano, i cittadini hanno la chiara percezione degli effetti dell’elevato traffico veicolare sulla salubrità dell’ambiente cittadino e sulla sicurezza per ciclisti e pedoni: in questo senso il PUMS non può certo dirsi risolutivo, in particolare per i modesti obiettivi di riduzione del traffico veicolare che si pone, ma è sicuramente decisivo nel tracciare le linee d’intervento più appropriate per promuovere la mobilità sostenibile.”
“Ci aspettiamo una ripresa del confronto fra attori locali e Amministrazione nei prossimi mesi, per fare il punto sullo stato di attuazione delle politiche di mobilità a partire dalla realizzazione della Rete di Mobilità d’Emergenza, già approvata il 10 luglio dalla Giunta con l’estensione delle zone 30 e con la realizzazione di nuove ciclabili pronte entro fine ottobre. Il nostro interesse riguarda gli approfondimenti tematici previsti dal PUMS, a partire dallo studio sul trasporto pubblico: in questo senso auspichiamo che le nostre osservazioni al Piano vengano riprese e riesaminate insieme ad altri studi, come il documento elaborato dall’Agenzia per la Mobilità di Modena che proponeva la realizzazione di un servizio metropolitano modenese.”
“Per quanto riguarda il dibattito sull’estensione delle ZTL, che si è tardivamente acceso a valle dell’approvazione del Piano, occorre ricordare che questa misura vuole raggiungere l’obiettivo di allontanare il traffico dal centro storico e quindi favorire l’uso di TPL e mobilità dolce per chi è diretto nel centro storico per fruirne o deve attraversarlo. Per ridurre gli eventuali disagi di residenti ed attività”, conclude Legambiente, “sarà necessario procedere gradualmente, nell’arco delle finestre temporali individuate per le diverse aree, per permettere agli interessati di essere informati e coinvolti. Allo stesso tempo confidiamo che il percorso per l’istituzione di una ZTL Ambientale proceda senza intoppi, favorendo così la transizione verso una mobilità nel centro storico sempre più a emissioni zero.”